3 sfide comuni dell’allattamento che le mamme devono affrontare

   

bimbo che dorme

Difficoltà nell’attacco al seno

L’attacco al seno è una delle sfide più comuni affrontate dalle neomamme. Sebbene sia completamente naturale ed istintivo allattare un bambino, potresti avere la necessità di un piccolo aiuto per consentire al bambino di attaccarsi al seno in maniera ottimale. Grazie ad un giusto supporto, alle tecniche apprese e al tempo che dedicherai a questa attività, gradualmente diventerà sempre più facile. Solo nel momento in cui il tuo bambino sarà attaccato bene al seno, l’allattamento avverrà in maniera più dolce e naturale. E possiamo affermare che alcune posizioni per l’allattamento assicurano un attacco migliore.

A questo proposito, in un nostro precedente articolo sulle posizioni in allattamento, abbiamo raccontato come la posizione dell’abbraccio trasversale sia indicata per quei bambini che ancora si trovano nella fase di apprendimento dell’allattamento. Per un buon attacco al seno il bimbo non dovrebbe succhiare solamente l’estremità del capezzolo. La bocca del bambino quindi dovrebbe afferrare principalmente l’areola inferiore e in misura più ridotta quella superiore. Questa posizione è chiamata attacco asimmetrico perché la lingua del bambino ha la necessità di rimanere distante dal seno. Ecco un’eccellente animazione tratta dal sito Best Beginning (terzo video scorrendo verso il basso) che dimostra come funziona l’attacco al seno.

Allattare non dovrebbe procurare dolore ma se il tuo bambino non è attaccato al seno in maniera appropriata potresti provare fastidio. Se avverti dolore il tuo bambino non è attaccato correttamente. Non dimenticare che puoi usare i paracapezzoli nel tempo necessario a te e al tuo bambino ad imparare l’arte dell’allattamento al seno. I paracapezzoli possono essere utili se hai i capezzoli dolenti ma possono anche aiutare il bambino ad attaccarsi più correttamente al seno. Se i problemi persistono, consulta un’ostetrica, una consulente per l’allattamento o una professionista sanitaria.

Scarsa produzione di latte

Molte mamme che allattano affermano che una delle sfide più comuni da affrontare è la scarsa produzione di latte. La verità è che il seno risponde alla richiesta di latte materno del bambino. Nella maggior parte dei casi, i tuoi seni produrranno latte a sufficienza per il tuo bambino. E’ importante ricordare che l’allattamento al seno si fonda sul principio di domanda e offerta. Molte neomamme hanno la sensazione di non produrre il quantitativo di latte materno necessario alla nutrizione del loro piccolo e, di conseguenza si stressano e si preoccupano anche quando ciò non accade.
Sebbene tu possa avere la sensazione di non avere i seni pieni di latte, il modo migliore per capire se il tuo bambino si nutre a sufficienza consiste nel guardare se prende peso e se ti sembra in salute.

Puoi anche ritenere che tutto vada bene se il bambino bagna un buon numero di pannolini (con urina incolore) e produce feci normali. E’ perfettamente normale che qualche volta una neomamma abbia la sensazione di avere i seni meno pieni di latte. Non è possibile intuire la quantità di latte materno consumato fino a quel momento, e il modo in cui i tuoi seni avvertono la sensazione di pienezza, è davvero soggettivo.

Se sei ancora preoccupata di non produrre latte a sufficienza, ecco alcuni suggerimenti da tenere in considerazione:

  • Ricorda che l’allattamento al seno segue la legge di domanda e offerta, non altre modalità
  • Verifica l’attacco al seno del tuo bimbo per assicurarti che riceva latte a sufficienza per stimolare la successiva produzione
  • Allatta a richiesta e fatti guidare dal tuo bambino che sa quando vuole essere allattato
  • L’utilizzo di latte in polvere potrebbe far sentire il bambino sazio e ridurre il periodo di tempo da dedicare all’allattamento
  • Prova l’estrazione doppia per aumentare la produzione di latte
  • Prova a rilassarti, abbi cura e fiducia in te stessa!

Capezzoli dolenti e irritati

Durante l’esperienza dell’allattamento potresti avvertire una certa sensibilità o, alcuni casi, dolore ai capezzoli malgrado si siano seguiti tutti i consigli e i suggerimenti relativi alla cura del seno. Capezzoli dolenti e irritati possono essere il risultato di pelle secca o di capezzoli rientranti, ma spesso si tratta di un problema di attacco al seno. Per alleviare il dolore ai capezzoli, è fondamentale adottare un corretto attacco al seno. Il bambino non dovrebbe avere solo il capezzolo in bocca, ma anche la parte inferiore dell’areola come già descritto precedentemente.

Se hai capezzoli dolenti o irritati ti invitiamo a seguire alcuni consigli e suggerimenti. Per prima cosa, è importante non pulire i capezzoli con lozioni, sapone o disinfettanti ma semplicemente idratarli con un po’ di latte materno. Lascia che i seni di asciughino oppure applica un po’ di lanolina utile per offrirti sollievo.

Abbiamo anche citato i paracapezzoli come strumento per ridurre il dolore al seno. Grazie ad essi è possibile continuare ad allattare mentre i capezzoli stanno guarendo. I capezzoli dolenti rappresentano un problema gestibile, assicurati di avere il supporto di un consulente per l’allattamento o un professionista nel caso in cui non stiano guarendo come dovrebbero. Le tre sfide dell’allattamento che qui abbiamo trattato, come hai potuto leggere, possono tutte avere una soluzione.

Anche tu hai dovuto affrontare una di queste sfide? Condividi le tue esperienze in modo che ogni neomamma possa imparare da quelle altrui. Lascia un commento qui sotto o continua la conversazione sulla pagina Facebook di Medela Italia e su Twitter.