Le rivoluzioni del latte di mamma
Un viaggio alla scoperta delle rivoluzionarie potenzialità del latte materno attraverso nuovi e incontestabili elementi sul suo ruolo vitale per il benessere di bambini, mamme, famiglie e società.
Il 12° Simposio Internazionale sull’allattamento al seno e la lattazione organizzato da Medela ha riunito a Firenze nove esperti, provenienti da cinque diversi Paesi, per esplorare e conoscere tutte le potenzialità di questo preziosissimo elemento, davanti ad una platea di 500 professionisti sanitari nazionali ed internazionali.
Scoperte straordinarie che ribadiscono come il latte materno sia indispensabile per fornire nutrienti, ormoni, cellule staminali e centinaia di migliaia di elementi bioattivi che consentono la formazione e la crescita di cervello, organi e sistema immunitario sui quali potranno contare per il resto della vita i centotrenta milioni di bambini che nascono ogni anno sul nostro pianeta.
Direttamente dalle parole di alcuni dei relatori, ripercorriamo una sintesi del viaggio di scoperta e condivisione che ha trovato espressione nel Simposio, e che potrete approfondire anche qui http://bit.ly/2oGoD91
HAMLET. Dalla serendipità alla clinica
“All’inizio volevamo comprendere le proprietà antibatteriche del latte ma, guardando nel microscopio, improvvisamente abbiamo visto che uccideva le cellule tumorali. Oggi siamo vicini a una terapia antitumorale di nuova generazione derivata completamente dal latte umano”. La prof.ssa Catharina Svanborg, Docente di Immunologia clinica all’Università di Lund, in Svezia, ha dedicato oltre vent’anni a isolare e sviluppare HAMLET (α-lattoalbumina umana resa letale per le cellule tumorali), un complesso proteico-lipidico contenuto nel latte materno che si è dimostrato in grado di uccidere in vitro oltre quaranta tipologie di cancro, La fase successiva comprenderà trial clinici, produzione su larga scala, test tossicologici e l’approvazione da parte degli enti regolatori! Ma cosa la renderà una terapia antitumorale di nuova generazione? Il fatto che ucciderà unicamente le cellule cancerose, senza effetti collaterali dannosi. Ecco perché HAMLET rappresenta una nuova speranza per i pazienti oncologici.
Trattamento del latte umano donato: esistono delle metodiche migliori della pastorizzazione Holder?
“Il latte materno è la migliore medicina per i neonati prematuri. Ecco cosa dico in ospedale a tutte le madri preoccupate. Dentro di loro hanno il potere di aiutare i loro bambini. D’altra parte, se la madre non può produrre latte, sono convinto che suo figlio non debba essere privato dei benefici unici del latte umano, ricorrendo quindi al latte donato. Ora possiamo far sì che questo latte sia ancora migliore, attraverso una pastorizzazione che lo renda sicuro dal punto di vista dell’igiene, senza distruggerne i nutrienti e le numerose proprietà bioattive”. Il prof. Guido Moro (Presidente dell’Associazione Italiana Banche del Latte Umano Donato) ha dato voce ai bisogni dei neonati più fragili e vulnerabili in tutta Europa, dedicandosi per decenni a garantire il latte umano a ogni bambino. Al momento sta sviluppando un macchinario per la pastorizzazione rapida e a temperatura elevata che permetterà di mantenere inalterati i nutrienti e altre proprietà bioattive del latte umano, per nutrire ancora meglio i bambini che devono fare affidamento sul latte di una donatrice, in particolare nei primi giorni, i più delicati.
Benefici del latte umano per i neonati prematuri nell’UTIN
“Le proprietà mediche e nutritive del latte materno possono impattare positivamente sulla vita dei neonati prematuri, con effetti ancora più evidenti di quelli riscontrati sui nati a termine. Dobbiamo stabilire una volta per tutte le misurazioni e le procedure più corrette per garantire ai neonati prematuri tutti i vantaggi del latte umano”. Il prof. Luigi Corvaglia (Responsabile dell’Unità di Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale Sant’Orsola Malpighi, Bologna) ha rilevato come, basandosi sull’alimentazione con latte in polvere, le misurazioni convenzionali della crescita nelle prime fasi di vita mostrino nei prematuri un forte incremento, mentre i neonati allattati al seno hanno uno sviluppo più graduale. I valori relativi a una crescita sana e le valutazioni cognitive a due e cinque anni, tuttavia, dimostrano chiaramente che i prematuri allattati al seno si sviluppano maggiormente dei piccoli alimentati con latte in polvere. Alla luce di questo, il Prof. Corvaglia ha presentato nuovi valori di crescita basati sull’alimentazione con latte materno.
L’assistenza familiare integrata migliora lo sviluppo infantile e aumenta i tassi di allattamento al seno
“Non ci concentriamo soltanto sul risultato per il neonato, ma per la famiglia in generale, perché, a lungo termine, la salute e la felicità del bambino dipenderanno da quelle dei suoi genitori”. La prof.ssa Karel O’Brien (Pediatra, Sinai Health System, Toronto, Canada) ha collaborato con il prof. Shoo Lee allo sviluppo del modello Family Integrated Care (FIcare). I neonati estremamente prematuri richiedono una degenza in ospedale di circa settanta giorni. L’ambiente della terapia intensiva neonatale, tuttavia, rende difficile anche solo considerare la presenza dei genitori in corsia che a mala pena possono vedere o tenere in braccio i loro piccoli nati prematuri e sono meno preparati a portarli a casa dopo il periodo in ospedale. Il Family Integrated Care Model porta le madri e i padri all’interno del reparto di terapia intensiva neonatale, non come semplici visitatori, ma per prendersi cura attivamente e a tempo pieno dei loro bambini. Oltre all’allattamento, entrambi i genitori sono formati dagli infermieri per utilizzare apparecchiature e strumentazioni mediche essenziali, compilano alcune parti delle cartelle mediche e prendono parte alle decisioni quotidiane. Il modello FIcare ha registrato risultati molto incoraggianti, aumentando il tasso di allattamento al seno e riducendo lo stress dei genitori, sia in ospedale che dopo la dimissione.
Il Simposio sull’Allattamento al seno e sulla Lattazione è una tappa importante in quel percorso di ricerca che approfondisce l’assoluta unicità del latte materno e l’importanza di fornire alle mamme un supporto adeguato per creare una cultura in grado di valorizzare il latte umano, essenziale per promuovere l’allattamento al seno a livello mondiale.